Il tè verde è tra le varianti maggiormente amate soprattutto in Oriente anche se gode di una enorme valiutazione ed apprezzamento anche in Occidente, in particolare nelle ultime decadi. In senso generale il tè rappresenta la bevanda antica, legata a tantissime tradizioni e culture per eccellenza (oltre ad essere la bevanda più diffusa al mondo, anche più del caffè).
Naturalmente anche un eccesso di tè verde causa problemi come del resto qualsiasi prodotto, anche quelli dalla generica forma positiva. Non esiste una dose precisa di tè nei termini di limiti da consumare o da non consumare. Quali sono gli effetti negativi, quindi le conseguenze sul nostro organismo se “eccediamo” con il tè verde?
Cos’è il tè verde
E’ una delle varianti più antiche del mondo, diffuso come detto in tantissime regioni dell’Asia, in Italia è ancora molto lontano nella diffusione rispetto al tè nero ma le sue proprietà stanno diventando sempre più comuni e diffuse, come nel resto d’Europa. La principale differenziazione tra queste due varianti di tè è legata alle diverse fasi di preparazione.
Il tè nero così come altre varianti infatti è privo di ossidazione, in quanto quello nero è ossidato, per questo ha una caratteristica forma di sapore ma anche aspetto diverso, mediamente è più dolce, il verde invece viene sottoposto ad un trattamento col vapore acqueo che previene l’ossidazione, per questo ha un gusto mediamente più delicato e “puro”.
Quando fa male?
I benefici del tè verde sono numerosi, a partire dalla presenza dei polifenoli che hanno un eccellente apporto antiossidante, fanno bene al cuore e contribuiscono a migliorare la difesa contro i tipici problemi di salute cardiovascolare, inoltre facilità il processo digestivo ed ha una ottima caratteristica che stimola la diuresi, contribuendo a questa funzione. Ma cosa comporta l’eccesso?
- La presenza di caffeina (teina) è riconosciuta come positiva ma un eccesso causa difficoltà al rilassamento, un eccessivo apporto può causare nervosismo, naturalmente
- Un eccesso di te verde a carattere prolungato può causare palpitazioni, tachicardia, nausea fino a vomito e nausea
Attenzione agli eccessi di tè verde in particolare per donne in stato interessante e pazienti sotto cure di particolari farmaci post operazioni o a seguito di malattie specifiche. Una persona sana può normalmente gestire senza problemi fino a 3 tazze di tè verde, opportunamente dilazionate nel corso del tempo, senza subire al cuna forma di problematica effettiva.
Per tutti gli altri, conviene ridurre le quantità e magari non bere il tè di prima infusione che è sicuramente più carico. Attenzione anche a chi soffre di anemia in quanto i tannini, che sono presenti nel tè in particolare in quello non ossidato come il verde, in quantità eccessiva possono inibire la funzione assimilatoria del ferro che è indispensabile per l’emoglobina.