Frittura croccante e asciutta: l’errore che devi evitare

La frittura perfetta è regolarmente croccante ed asciutta ed in particolar modo deve risultare quanto possibile meno “invasiva” e sviluppata in modo omogeneo così da restituire un sapore ed una consistenza ideale, oltre ad impattare in maniera meno incidente sul nostro organismo. Friggere a dovere è quasi un’arte, ma è possibile imparare, evitando alcune forme di errore.

Infatti di per se una frittura non troppo spesso non è assolutamente da eliminare nella dieta (salvo diverse disposizioni del medico), ciò che rende questo modo di cottura poco consigliabile è esattamente una non attenzione sufficiente, che può essere anche la causa di fritture poco sane, e poco digeribili. Quali sono gli errori da evitare assolutamente quando si frigge?

Una frittura perfetta

Indifferentemente dal tipo di frittura, questa forma di cottura necessita di un olio adeguato. Generalmente molto dipende dal tipo di impanatura, se presente, ad esempio la pastella, ma anche la tradizionale impanatura per la carne (costituita da pangrattato e uova, ad esempio) oppure la frittura al naturale ossia quella sviluppata senza impanatura.

L’olio è importante, come detto, sicuramente quello più sano e dal punto di fumo più elevato è l’olio d’oliva o ancora meglio quello extra vergine di oliva. Il punto di fumo identifica la resistenza alle alte temperature di un particolare tipo di sostanza, oltre questo limite soprggiunto l’olio “brucia” e tende a generare una frittura poco sana e soprattutto potenzialmente cancerogena.

Errori da non fare

Errore comune è quello di friggere gli alimenti subito dopo, o poco dopo che questi sono stati estratti dal congelatore o dal frigorifero: il contrasto tra freddo a immediatamente bollente spesso genera una frittura unta e poco croccante, oltre ad essere anche pericolosa per via degli schizzi, l’olio deve essere sempre molto caldo per essere immediatamente efficace.

  • Alternative all’olio d’oliva possono essere l’olio di semi di arachide ma anche l’olio di semi di girasole che hanno punti di fumo tra i 180 ed i 160 gradi
  • Scegliere il tegame o la pentola adatta, solitamente più un alimento è grasso e ricoperto di pastella, più alto deve essere il tegame

Allo stesso modo è opportuno non salare o aggiungere spezie durante la frittura, meglio aspettare la fine del processo oppure farlo prima. Durante infatti falsifica parzialmente la temperatura e rende la superficie dei cibi meno compatta e quindi meno croccante. Generalmente la temperatura adatta per friggere l’olio è tra i 170 ed i 176 gradi, possiamo usare uno specifico termometro per tenerla a bada.

Altrimenti c’è il trucco del pezzo di pane, e se questa in pochi istanti sale a galla nell’olio e viene circoldata da bollicine friabili, possiamo considerare la temperatura come giusta.
Ricordiamo che oltre il punto di fumo l’olio non è recuperabile quindi non è mai consigliabile farne ricorso, così come riutilizzare più volte lo stesso olio troppo a lungo (questo si evidenzia anche da una frittura che resta unta).

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