Quanto deve cuocere il riso basmati: ecco il giusto tempo

La cottura del riso basmati identifica una particolare predilizione verso l’attenzione, ma è al tempo stesso un tipo di riso molto apprezzato per innumerevoli ricette, oltre ad essere molto apprezzato da parte di chi soffre di glicemia alta o diabete, essendo mediamente più indicato. Quanto deve cuocere il riso basmati per essere davvero “a puntino”?

La cottura del riso è ovviamente uno snodo fondamentale per poter ottenere un alimento completo ed una base culinaria molto importante dal punto di vista nutrizionale, però è anche utile comprendere le potenzialità di questo riso che da “esotico” è divenuto sempre più diffuso in vari ambiti, anche quelli decisamente vicini al nostro paese.

La provenienza e le caratteristiche del riso basmati

Il riso basmati infatti si configura come una variante presente in numerose pietanze dall’origine prevalentemene indiana, persiana ( o parsa) ma anche presente in contesti locali non dissimili come quelli pakistani. Molte di queste provengono direttamente da queste aree del mondo, ma diverse altre sono coltivate con successo anche in Europa.

E’ un riso a grana fine, dalla forma allungata, che ha un gusto poco invasivo e viene quindi indicato soprattutto come contorno, non va cucinato nella maggior parte dei casi come siamo portati a fare, con il riso “nostrano”, al contrario per preservarne la natura e l’aroma, non va sottoposto a bollitura e successivamente scolato, non è adatto per i risotto o timballi.

Come cucinarlo e per quanto tempo

Troppo delicato, meglio eliminare l’amido prima della cottura, in acqua fredda o a temperatura ambiente, almeno fino a quando questa non apparirà più torbida, l’amido tende a rendere il riso eccessivamente pastoso e cremoso, consistenza non adatta per le principali preparazioni che contemplano il basmati tra le ricette, che deve mantenere una consistenza abbastanza asciutta.

  • Può essere bollito dopo la scolatura bollendo una pentola d’acqua leggermente salata per circa 15 – 16 minuti a fiamma non alta non mescolandolo mai
  • Adatto alla cottura al vapore utilizzando una pentola apposita, mediamente tra i 15 ed i 18 minuti

In entrambi i casi non va mescolato ed il coperchio della pentola va tenuto sempre “su” fino a cottura ultimata. Importante valutare di utilizzare sempre molta acqua nella pentola perchè il basmati tende, soprattutto una volta risciacquato precedentemente, ad assorbire parecchia acqua, assicuriamoci che ci siano sempre almeno 3-4 cm di acqua aggiuntiva sopra il livello del riso.

Meglio scegliere pentole alte, dal fondo potenzialmente spesso, in ceramica o in acciaio dalla buona qualità. Il basmati ben preparato può essere anche senza problemi conservato freddo, anzi questa azione permette di ridurre l’impatto glicemico in modo considerevole sulla salute, in particolare per i diabetici e per chi soffre di glicemia alta.

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