Attenzione Smartphone: novità cruciale, sarà impossibile…

Tantissime novità che riguardano e riguarderanno gli smartphone sono già arrivate, e spesso si traducono in modelli, nuovi materiali ma anche nuove tipologie di marchi e tanti altri che decidono invece di uscire dal mercato. Tra le tante novità anche tante diverse regolamentazioni che strutture politiche e sociali hanno adottato.

Tra le variazioni principali spiccano ad esempio le confezioni degli smartphone nuovi che sono quindi maggiormente leggere ed oramai concretamente parlando, appaiono prive anche del caricabatterie, e talvolta anche del cavo. Al contempo è stata evidenziata da parte di Apple la necessità di abbandonare la precedente forma di cavetteria per adattarsi a quella dei sistemi Android.

Ma cosa sarà impossibile da vedere e da fare in futuro per quanto riguarad gli smartphone? Varie tendenze adottate da brand molto influenti hanno finito più volte per cambiare radicalmente le proposte del mercato europeo se non globale del contesto degli smartphone. Cosa cambierà in futuro? E cosa è già cambiato?

Cosa cambierà e cosa sta cambiando

Sempre più spesso, ritornando sul concetto di alleggerimento delle confezioni degli smartphone nuovi, che sono privi di tutti quei componenti un tempo praticamente onnipresenti, dal caricabatterie, fino al cavo, oltre a vari accessori come le cuffie cablate, stiamo assistento alla necessità di una maggiore cura per evitare gli sprechi di risorse ed energia.

Il riutilizzo applicato allo smartphone da tempo esiste, e viene concettualizzato nel ricondizionamento, anche in Italia molti scelgono di vendere o di acquistare il proprio dispositivo ancora in funzione che viene sottoposto al reintegro di batteria e altri componenti così da non portare un accrescimento di rifiuti di natura componentistica e digitale.

Questo si riflette e si rifletterà in particolare dal 2026, secondo disposizioni europee, che hanno messo in bozza una serie di regolamentazioni già parzialmente legate al contesto attuale che servono ad incentivare le problematiche di riparazione, che hanno portato anche vari scontri tra le istituzioni e le società che producono questi dispositivi.

Più riparazioni

In futuro sarà quindi legalmente impossibile vedersi rifiutare una riparazione di uno smartphone presso i rivenditori ufficiali oppure negozi convenzionati, salvo impossibilità pratiche (ad esempio in caso di pezzi di ricambio non più disponibili), così come saranno proibite le azioni da parte dei produttori che imperiscono la riparazione dei dispositivi.

Sia direttamente sia indirettamente ad esempio impedendo a altre società di fare lo stesso in modo trasversale. Si tratta quindi di una serie di pratiche che idealmente allunga la vita degli smartphone e porta maggiormente conveniente anche in termini di costi economici il riparare questi dispositivi piuttosto che sostituirli con prodotti nuovi.

Aumentata in prospettiva anche l’estensione di garanzia con più facilità ad esempio se il prouttore o le aziende legate al produttore dello smartphone non si sono prodigati adeguatamente per la sostituzione o riparazione dei prodotti in questione. Insomma sarà impossibile, idealmente parlando, trovare una ostruzione da parte del produttore per riparare piuttosto che sostituire il dispositivo.

La politica del cavo unico

Proseguirà naturalmente la politica del “cavo unico” che identifica anche per brand molto influenti come Apple l’abolizione del sistema del cavo lightning, ovvero il tipo di “attacco” impiegato fino a poche generazioni passate per i prodotti della mela morsicata, che già dall’edizione 15 dei propri smartphone utilizzano il Type C.

In realtà la Commissione Europea non ha portato questa forma di obbligo, ma ha specificato in maniera abbastanza generica la necessità da parte dei produttori di fornire una maggior necessità fare ricorso ad una semplificazione per la ricarica, che possa ridurre anche una sorta di concorrenza sleale da parte dei vari contesti.

Per questo motivo, eccezion fatta per i modelli più vecchi, tutti i dispositivi ad iniziare ad quelli Android fanno ricorso al cavo unico che è anche diffusamente compatibili con dispositivi diversi, come ad esempio le cuffie bluetooth oppure tablet, o casse audio, ad esempio. Questo serve a ridurre l’enorme quantitativo di cavi differenziati.

Trend

Il concetto di telefoni cheap cambierà nuovamente, anche da parte di brand come Apple che avevano un po’ messo da parte questo contesto da qualche anno a questa parte, come ad esempio l’attuale versione 16e, che è una forma “economica” della propria serie di smartphone che utilizzano parzialmente componenti riciclati così da permettere ad una fascia di clientela più ampia la possibilità di usufruire di questi prodotti.

Le tendenze di un contesto maggiormente adattivo per l’ambiente probabilimente si ripercuoterà anche per le altre marche, improntate anche sulla necessità di giustificare i costi verso l’alto dei prodotti, in particolare della fascia media. Quindi design diversi e differenziati per giustificare o almeno per dare questa idea di costi che non accennano a calare.

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